Rachid in Val di Chiana

RACHID IN VAL DI CHIANA

Rachid Benhadj - “Costruire Storie per salvare il mondo”

Rachid Benhadj è nato ad Algeri nel 1949, ha studiato a Parigi, dapprima architettura nell’École nationale supérieure des arts décoratifs (dove si laurea nel1973), e poi cinema all’università.

A partire dal 1979 ha realizzato numerosi telefilm e documentari. Si stabilisce poi in Italia, dove vive tuttora. Il suo film Il pane nudo vince numerosi premi internazionali, tra cui il Globo d’Oro 2007 come “film da non dimenticare”.

Altri film recenti importanti sono Profuni d’ Algeri (2015) e Matares (2019)
Nel 2014 ha realizzato per Rete Dialogues il film Aspettando il maestro, presentato al Festival del Cinema Africano di Verona 2016. È stato docente alla Scuola di cinema di Cinecittà Act Multimedia.

Il regista, che è anche pittore e cineasta, ha partecipato attivamente a diverse attività di Rete Dialogues. Secondo lui in un momento in cui sono radicalmente cambiate le modalità di comunicazione delle nuove generazioni, fare cinema a scuola, così come fare teatro, è una metodologia da valorizzare, anche perché è una modalità operativa che i ragazzi capiscono e sentono molto vicina. La piccola distanza che l’obiettivo della cinepresa crea ,contribuisce nello stesso tempo a dare maggiore fiducia ai ragazzi.

Prima dell’esperienza del docufilm “la mia quarantena”, Rachid ha partecipato nel 2019 a  “Dialoghi in piazza” progetto di Rete Dialogues, con diversi incontri  al MACRO-Asilo di Roma.  Fulcro dei suoi interventi è stata una riflessione su piazza Annibaliano a Roma, per stimolare le elaborazioni critiche degli studenti. Che cos’è la piazza? Luogo che custodisce ed espone bellezze artistiche, punto di incontro, teatro di grandi e piccoli eventi del passato e della contemporaneità: la festa, la celebrazione, il mercato, ma anche la protesta, i tumulti ….

Filmografia

MATARES una bambina che parla ai fiori  (Algeria 2019)

LA STELLA DI ALGERI Islam e Occidente si scontrano  (Algeria 2016)

PROFUMI DI ALGERI Uno sguardo drammatico sulla condizione femminile in Algeria (Italia 2015)

IL PANE NUDO Dal carcere marocchino alla scoperta della poesia  (Italia 2004)

MIRKA Una considerazione dolorosa sulla guerra  (Spagna 2000)

L'esperienza in Val di Chiana

IL FILM: ASPETTANDO IL MAESTRO

 

 

Progetto di formazione didattica e ricerca sviluppato partendo dal film

“E’ perchè i tuoi sensi sono sul chi vive.
Guarda una mandria selvaggia e scatenata,
o un branco di giovani ed indomiti puledri
che saltano a rotta di collo, mugghiando
e nitrendo, poichè così detta
la natura ardente del loro sangue:
se per caso giunge al loro orecchio
lo squillo di una tromba o un’aria musicale,
vedrai che di colpo si fermano tutti,
con gli occhi focosi ammansiti
dal dolce potere della musica.
Perciò il poeta immagino che Orfeo
smuovesse alberi, pietre e fiume,
perchè non v’è nulla di così inerte,
di così duro e rabbioso, di cui
la musica non trasformi la natura.
L’uomo che non ha musica nel cuore
ed è insensibile ai melodiosi accordi
è adatto a tradimenti, inganni e rapine;
i moti del suo animo sono spenti
come la notte, e i suoi appetiti
sono tenebrosi come Erebo:
non fidarti di lui. Ascolta la musica.”.
(Shakespeare. Il mercante di Venezia)

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