La pandemia da Covid19, i repentini e continui cambiamenti che la complessità sociale porta con sé, hanno posto l'attenzione su forme di disagio sempre più evidenti a diversi livelli. In particolare l'attenzione ricade sulle difficoltà delle nuove generazioni, dei bambini e degli adolescenti nelle relazioni sociali, con conseguenti ricadute sul complesso ruolo educativo di genitori ed insegnanti. Episodi di bullismo e cyberbullismo sempre più frequenti, difficoltà comportamentali, problemi di dispersione scolastica, forme di devianza evidenti e difficoltà nelle competenze relazionali, carenza nella competenza dell'utilizzo delle tecnologie (ICILS), pongono alla scuola e alle famiglie l'attenzione sulla ricerca di strumenti che possano prevenire e contrastare il disagio, nella consapevolezza del fondamentale ruolo degli adulti in relazione ai bambini e adolescenti per una crescita sana ed armonica, lontana da forme di disagio. Risulta quindi evidente che è di fondamentale importanza sostenere il ruolo di scuola e famiglia affinché possano divenire “agenti di cambiamento” e promuovere benessere in termini di prevenzione, cura e trattamento, di un sistema che non ha saputo leggere il disagio dei giovani anche nel distanziamento sociale imposto dalle restrizioni anticovid. Il progetto si propone di analizzare il fenomeno del bullismo e cyberbullismo e reati connessi all'utilizzo della rete, con adulti e minori attraverso l' informazione, la formazione e l'accompagnamento. La sfida si gioca tutta su questo trinomio, sull'interazione di questi elementi con le esperienze dei singoli soggetti.