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Una mattina di primavera….con il coro dei bambini della Primaria Tiezzi

Una mattina dal sapore di Primavera, quella vissuta al Teatro moderno di Tegoleto dagli alunni della Scuola primaria “Fra’Benedetto Tiezzi” di Pozzo della Chiana.
Alle cose belle ci si abitua volentieri ed era per tutti consuetudine che con l’arrivo della bella stagione, ogni anno si riunissero lì i cori scolastici della provincia di Arezzo, nella tradizionale rassegna organizzata dall’Istituto comprensivo “Martiri di Civitella”. Nessuno poteva immaginare che quell’ultima nota cantata nell’aprile del 2019 fosse il preludio ad un lungo silenzio imposto dal Covid, che sarebbe durato tre anni! Timidamente e con cautela, nei mesi successivi al primo lockdown, la vita ripartiva e le limitazioni si allentavano, ma il far musica insieme, e soprattutto il cantare insieme, avrebbero dovuto attendere un periodo ben più lungo.
Ma chi crede nel valore educativo della bellezza non ha mai smesso di “seminare”, inventandosi modalità ed attività che in questo tempo di silenzio imposto continuassero a nutrire anche la musicalità dei nostri ragazzi. E così, quando ha iniziato a circolare la voce che quest’anno la rassegna ci sarebbe stata, i quattro Istituti che da anni condividono l’appuntamento, si sono fatti trovare preparati!
All’appello, i cori del già citato I.C. Martiri di Civitella (diretto dal Maestro Eugenio Dalla Noce), dell’I.C. “Guido Monaco” di Castel Focognano (Maestro Luca Nocentini), dell’I.C. “don Milani” di Piandiscò (Maestro Mirio Cosottini) e il nostro immancabile Istituto “Marcelli”, rappresentato dal coro della Scuola primaria “Tiezzi”, diretto dalle maestre Benedetta Nofri e Irene Turchi.
La Scuola primaria “Tiezzi” ha partecipato con 60 alunni, delle classi terza, quarta e quinta, proponendo una selezione di brani variegata e coinvolgente: “I briganti”, canto popolare calabrese, “Hoe ana”, canto tradizionale delle isole Tahiti, “Un signore con tre cappelli”, composizione appena “sfornata” su testo di Rodari, e per finire con quello che è ormai un cult: “L’ago nel pagliaio”, che gli alunni eseguirono anche come coro virtuale nell’anno funesto della pandemia.
Grandi emozioni per i ragazzi, per gli insegnanti e per i genitori accorsi all’appuntamento; quell’ansietta tipica del momento prima dell’attacco… e poi via, uno scivolo meraviglioso tra occhi gioiosi e sospiri di sollievo e di orgoglio. Per concludere con le parole del Maestro Marco Maiero, compositore e direttore di coro, “…e allora l’andare sul palco, in concerto, perde quell’ansia del “come andrà!?” e diventa un dialogo con chi ti sta di fronte, un modo di “giocare” con gli altri, in uno dei modi più divertenti che la Vita ci offre per andare incontro alla Bellezza…”

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